Sul treno, Ipod nelle orecchie, modalità "brani casuali". Parte "into my arms" di Nick Cave, incomincio a piangere e non me ne accorgo neanche, mi batte fortissimo il cuore e capisco dove devo scendere, sicuramente non alla mia fermata.
Scendo due fermate prima e, ancora con la stessa canzone di Nick nelle orecchie, mi avvio in quella piazza, non c'ero mai stata prima, è la piazza dove mio padre….. Arrivo, cerco in ogni centimetro della pavimentazione una traccia, un ricordo, uno scritto, ma non trovo niente; mi siedo su un gradino all'ombra, chiudo gli occhi, e li lascio che la malinconia prenda completamente il sopravvento su di me, piango a singhiozzo per 5 minuti, probabilmente la mia disperazione fa così paura alle persone che nessuno si ferma per chiedermi come sto. Alla fine, sempre ad occhi chiusi, dico "Papà mi manchi così tanto, dimmi che anche per te è lo stesso", riapro gli occhi e mi trovo davanti una scritta sul muro della quale prima non mi ero minimamente accorta: "Espandi la felicità coi sorrisi". Non posso fare altro che sorridere, grazie papà.
… bella storia…